La mezza maratona internazionale delle
Due Perle è, a detta di molti, tra le più belle e suggestive d'Italia, si
svolge infatti lungo la strada provinciale che collega S.Margherita Ligure a
Portofino; le due perle del golfo del Tigullio.
Erano due anni che con Peter volevo
partecipare a questo evento e, dopo tanta attesa eccomi finalmente ai nastri di
partenza, con il cuore che batte forte e il pensiero che torna alle precedenti
“ maratonine” a cui ho partecipato.
Il mio stato d'animo è in subbuglio, provo un
misto di timore e sicurezza nei miei mezzi mentre, con invidia guardo Peter
che, accanto a me, senza apparente preoccupazione parla con due signore a
proposito della gara mentre io, ammutolito, sono immerso nei miei pensieri.
Controllo il cronometro, l'allacciatura delle scarpe, guardo il mio compagno di
avventura, ci scambiamo qualche battuta e ….via, ecco lo sparo, la gara prende
vita. Inizio a correre, vado a destra, a sinistra, ancora a destra, penso alla
debacle di Firenze, alle parole del “Gatto” che tempo addietro mi consigliava
di non guardare il cronometro ma di rincorrere solo le mie sensazioni e, pian
piano inizio a macinare metri. Penso alle parole di Stefano Baldini, padrino
della manifestazione e speaker alla partenza, penso alla fotografia fatta
assieme la sera prima, alla sua disponibilità, alla sua umiltà. Nel frattempo
corro, mentre inesorabilmente inizia la lenta salita che conduce a Portofino.
Guardo l'asfalto, sono concentrato, penso solo a correre, il tempo è clemente
per fortuna. Dopo un po', leggo il cartello “ Portofino”, sono già ( o solo) al
quinto km, ho già il fiatone! Il percorso è duro, oltre le mie attese, il
falsopiano che dalla partenza arriva fin qui non mi ha dato tregua ma
finalmente si scende, prendo fiato, attraverso la famosa piazzetta e
immediatamente risalgo, direzione S. Margherita. La salita non è lunga, guardo
lontano, guardo il mare, scruto l'orizzonte, fino a quando inizia un tratto
pianeggiante; prendo fiato. Controllo il cronometro provando a fare qualche rapido
calcolo, ma forse è ancora presto mentre, improvvisamente, incrocio Peter
scambiandoci un segno di saluto. Raggiungo S. Margherita, attraverso il suo
splendido centro storico, la sua zona pedonale, qualcuno applaude,
qualcun'altro è distratto, sono tranquillo, mentre in lontananza sento lo
speaker che saluta ed incalza gli atleti.
L'attraversamento del centro si svolge in brevissimo tempo e, dopo un
breve tratto pianeggiante ecco di nuovo il falsopiano, la lunga salitina di
prima. Ripercorro il tragitto appena passato ma la fatica si fa sentire e,
rallentando ( secondo me vistosamente) raggiungo di nuovo Portofino con la sua piazzetta e, fino
quasi a fermarmi agguanto un bicchiere, bevo un sorso d'acqua, cerco di riprendere
fiato. Sono molto stanco, forse troppo,
riaffronto di nuovo la salita, ripercorro il tragitto di prima guardando
lontano, questa volta senza cercare il mare ma cercando solo l'inizio della
discesa! La fatica mi attanaglia sempre più, ma finalmente, la strada declina,
respiro. Vado avanti, ricordo il cartello del diciottesimo km, sono
stanchissimo ma, ho quasi la consapevolezza di avercela fatta. Controllo il
cronometro, mi accosto ad un ragazzo che corre alla mia andatura, non serve
guardarsi, ci diamo manforte a vicenda e assieme arriviamo al ventesimo
superandolo. Siamo quasi arrivati, inizio ad allungare, guardo l'orologio, sono
gli ultimi metri, i più faticosi. Le forze sembrano venirmi meno, cerco
l'arrivo, senza vederlo. Il mio allungo si sta esaurendo così come le mie
forze, ma finalmente eccolo l'arrivo, stringo i denti, distrutto attraverso il
traguardo. Sono stralunato, mi mettono al collo la medaglia tanto sospirata,
vedo una panchina, mi siedo, allungo le gambe e, ancora con il respiro
affannoso aspetto Peter. Poco dopo lo intravedo, è arrivato anche lui, in mezzo
a tantissimi altri è stravolto e matido di sudore! Ci rifocilliamo, commentiamo
la gara ma, nonostante la stanchezza siamo soddisfatti, siamo contenti! La
giornata è ancora lunga e, non so dove, ma un meritato pranzo a base di pesce
ci aspetta. Ce lo avevamo promesso!
Alla fine, dopo un lungo e meritato
pranzo, torniamo a casa contenti, con la doppia consapevolezza di aver fatto
una grande gara ( il tempo non sarà da top runners, ma a noi va bene così) e di
aver trascorso un bellissimo weekend!
Raffo.
IAUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
Grazie Raffo per questa bella ed emozionante cronaca! E' sembrato quasi di essere li con voi! Complimenti a te e Peter!!!
RispondiEliminaLory
Semplicemente : BRAVO !!!!! anzi Bravi,ma a te di più perchè l'articolo è molto coinvolgente.Ciao.
RispondiEliminaMaurizio
Grazie!!
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