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NUOVO RECORD QUATTORDICI SACROMONTI CONSECUTIVI

mercoledì 24 luglio 2013

RAMBO DAY

 
 
                                       GIOVEDI' ALLENAMENTO IDEATO DA RAMBO
                                                      E POI GRANDI FESTEGGIAMENTI
                                  IAUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU


A volte capitano cose talmente incredibili,che se anche te lo dicessero prima non ci crederesti mai
che ti possano accadere per davvero.
Domenica mattina mi sono recato a Riale per partecipare alla Bettelmatt Skyrace con l’unico
obbiettivo di fare un’onesta gara.L’allenamento insensato di giovedì mi ha lasciato un mal di gambe
che non se ne vuole proprio andare : avrà senso fare la funicolare a 4 giorni da una sky a cui si tiene
particolarmente ? Certo che no,ma ormai l’ho fatto ed ora ne pago le conseguenze.

Mi schiero al via con gli altri 230 temerari che si cimenteranno sui due percorsi da 22 e da 33 km.
La giornata è bellissima,direi ideale per correre, e lo scenario incantevole .Sono nella pancia del
gruppo ed affronto con calma la mulattiera che sale con pendenze regolari verso il lago Toggia.
Una volta scaldati i muscoli noto con sollievo che scompare ogni fastidio e posso impostare un
ritmo che mi consente di risalire il gruppo senza andare fuori giri.Finisco per ritrovarmi in terza
posizione.Valichiamo il passo S.Giacomo entrando in Svizzera.Il panorama sulla sottostante val
Bedretto è fantastico,ma distrarsi è molto pericoloso.Siamo passati sul versante nord e qui la neve
è davvero tanta.Il sentiero ha un andamento ondulato sul fianco del ripido pendio ed attraversa un
numero infinito di insidiose lingue di neve.Attraversarle non mi risulta per nulla semplice e decido
di tenere una condotta prudente : rallento e mi raggiungono altri concorrenti a cui mi accodo.
Saliamo al passo Gries pestando sempre tanta neve.Ora della cima sono rimasto con il solo Michele
Fantoli.Scendiamo all’alpe Bettelmatt su sentiero pulito.Vado giù prudente,preservando le gambe
per dopo,che  il bello deve ancora iniziare.Al punto di controllo e rifornimento raccolgo il caloroso
incitamento dell’amico Giorgio :” ti vedo benissimo,lo prendi di sicuro!!!” Apprezzo molto la sua
fiducia,ma intanto devo vedermela con la ripidissima salita che conduce ai 2480 m del rifugio Città
di Busto.Per la prima volta dò un’occhiata alle mie spalle e vedo distintamente Zarantonello,
piuttosto vicino,mentre gli altri sono puntini lontani.Però Giorgio aveva ragione : al rifornimento
opero il ricongiungimento.Dopo un  tratto interlocutorio ha inizio la temutissima risalita del
ghiacciaio del Siedel.Dietro un tornante c’è un gatto delle nevi posteggiato.Alzo lo sguardo e mi si
para davanti uno spettacolo affascinante e severo al tempo stesso : un’autentica pista da sci da
risalire.Procedere è complicato oltre che faticoso : nonostante il passaggio del gatto la neve è molle
e spesso si sprofonda fino al ginocchio.Che fatica ! Però sono rimasto solo e sto guadagnando
costantemente terreno :  sono in testa,incredibile,ma poi guardo su senza vedere la cima e penso
“ma dove finirà sta salita e quanto è ripida ?”Ma per fortuna finisce prima che finiscano le mie
forze ed approdo al rifugio 3A a 3000 metri di quota.Al rifornimento/controllo bevo con calma e mi
dicono che ho 3 minuti di vantaggio.Riparto fiducioso,ma andando verso la diga del Sabbione vivo
il momento più difficile della giornata.Non vedo più le bandierine e temo di aver sbagliato
strada.Sono solo in mezzo al bianco,tra montagne altissime e con il timore di aver buttato via
l’occasione della vita.Arretro fino al primo dosso da dove vedo arrivare Zarantonello e Fantoli.Li
attendo,mi confermano che la strada è giusta e mi accodo sollevato:Mi sono mangiato il vantaggio
acquisito,ma ho anche tirato il fiato.Scendiamo al lago con Fantoli che inizia ad avere problemi di
crampi e si stacca.La breve,ma ripida risalita al Morasco rompe definitivamente il terzetto.Marco
mi ordina di andare se ne ho e così torno in testa solitario.Mi tuffo nella successiva discesa con
passo deciso,ma senza correre rischi.Ai vari punti radio mi aggiornano sul vantaggio acquisito : 1
minuto,2 minuti,3 minuti e non so neanche se crederci.Nel dubbio corro più che posso.Arrivo in
fondo alla discesa ed ecco il lago Morasco e Riale là in fondo. Alla diga c’è il quad staffetta che
attende il primo per scortarlo al traguardo ed il primo oggi sono proprio io ! Le gambe sono al
limite,ma l’entusiasmo e l’incoraggiamento della gente sopperiscono validamente al calo di
forze.Irrompo sulla retta d’arrivo e per la prima volta in vita mia mi trovo davanti il nastro da
tagliare sulla linea d’arrivo e dietro un numero incredibile di fotografi e telecamere.Incredibile : ho
vinto la Bettelmatt Skyrace !!! La gara dei sogni !!!

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