"Mi trovo all’interno del negozio Lampadari Frigo Nereo e Le Aquile stanno Volando in allenamento tra le varie vie e salite della zona circostante… Beate loro!
È la prima volta che partecipo ad un allenamento del giovedì sera della Aquile, pur avendone tanto sentito parlare e stasera mi sono decisa a venire.
Effettivamente ero più depressa del solito, visto che ormai sono più di 5 mesi che non corro
e il mio problema al ginocchio (non del tutto identificato) non si è ancora risolto, ed ho sempre evitato di partecipare agli allenamenti o alle gare per il semplice fatto che mi manca correre e vedere gli altri, anche se da una parte mi fa un immenso piacere, mi fa stare un pò male perchè non posso allenarmi e gareggiare insieme a loro.
Oggi era una di quellegiornate NO, di quelle che partono male dal mattino, anche se è da quando mi sono infortunata che ogni giornata è No. Il ginocchio mi faceva particolarmente male, lo sentivo più strano del solito e ogni momento della giornata era incentrato su di “lui”.
Dopo il lavoro sarei dovuta andare in palestra, ma il dolore m’impediva di farlo serenamente, quindi ho deciso di non andarci e di partecipare al “Allenamento Aquile” da spettatore (anche se non potrò vederle durante il tragitto).
Magari una serata insieme a loro, visto che dopo ci attende la pizza, mi può tirar su il morale e mi può dare speranza e grinta per affrontare questo brutto periodo d’infortunio che non vuole proprio abbandonarmi.
Ci sono tutte le aquile stasera, anche il Beppe e lo Ste, che tra l’altro sono stati i miei compagni di viaggio per venire fin qua; c’è il grande Maurone, naturalmente i fratelli Frigo con Jamba ancora dolente, il Campionissimo che mi ha subito chiesto se mi ero portata qualcosa da leggere (probabilmente voleva correre in macchina a prendere il suo libro), un Luca o Gornagatto sempre più presente a questi giovedì d’allenamento, il Soxj che mi sembrava in gran forma, Peter e Raffo che ancora non ho avuto modo di conoscere. Praticamente un appuntamento importante stasera, e cisono anch’io!
Sono partiti su per giù alle 20.00, attendo in solitaria all’interno del negozio il loro arrivo, ma ci vorrà ancora un po’. Che splendide persone. Effettivamente mi manca anche quello della corsa, la gara della domenica che tra riscaldamento, competizione e poi il dopo gara potevi incontrare, confrontarti ed avere consigli e suggerimenti dalle così soprannominate “brave persone”.
L’allenamento della settimana e l’attesa della gara faceva sì che la domenica diventasse un giorno speciale per condividere la fatica, ma soprattutto la gioia dell’affrontare percorsi sempre diversi ponendosi degli obbiettivi che siano quelli di migliorarsi o del semplice arrivare al traguardo.
In cuor mio ho sempre vissuto la corsa come un modo di affrontare la vita, nel senso che essa ci pone sempre dei grandi ostacoli da superare, delle lunghe e faticose salite per raggiungere un obiettivo, degli infiniti retilinei nei quali vedi i tuoi avversari che vorresti tanto raggiungerli e superarli, dei continui vallonamenti che devi avere il fiato e l’allenamento per non crollare appena terminano e per ultimo le discese che, pur se la vita ce ne riserva ben poche, bisogna essere in grado di affrontarle con la tecnica giusta oltre lo stare attenti a non farsi male.
Per non parlare della partenza, quante volte ci si butta in un progetto troppo velocemente o al di sopra delle proprie aspettative, ecco, lì si rischia di crollare durante il percorso o di essere troppo stanchi per ingranare una marcia in più.
Tante volte siamo rimasti delusi al traguardo quando non ce l’abbiamo fatta a fare la volata o il nostro avversario di gara ci ha superato o si ha impiegato un tempo maggiore rispetto alle aspettative.
Tante volte si vuole gettare la spugna, tante, tantissime, e oggi per me è stata una di quelle volte, ma ho deciso di esserci stasera per trovare la forza di non gettarla, per far sì che quella rabbia che ho dentro contro tutti e anche contro me stessa possa essere trasformata in grinta, in voglia, in pazienza, ma anche fiducia e credo che stasera le Aquile sapranno aiutarmi in questo con il semplice fatto che sono la fuori, che ognuno di loro lotta per un piccolo o grande obiettivo.
Naturalmente il più ambito in questo momento è quello di andare a prendere lo Ste dal Lumi e dal Luca. Per Beppe ce n’è sicuramente uno più ambizioso o il Maurone: chissà quale sarà la sua prossima vittoria quella che gli rimarrà impressa nel cuore e nella mente (la gara perfetta), o Peter che nonostante non lo conosca, già solo il fatto che è là fuori e che prova a “volare” gli fa onore, il Soxj che credo proprio che di ostacoli e battaglie ne abbia affrontate…ed io di fronte a questi esempi non posso lasciarmi andare, non posso gettare la spugna!
Grazie Ragazzi!"
Elisa
BELLO!!!!
RispondiEliminaL'ho letto tutto d'un fiato!!!
Grazie a te Elisa!
Al prossimo allenamento delle aquile, e magari non da spettatrice ;-)
P.S.
RispondiEliminaMi son permesso di aggiungere un paio di fotine al tuo articolo ;-)