Ieri allenamento in solitaria(un po’ triste) tra gli sterrati e le stradine che da Bisuschio portano a Cuasso al Piano, attraverso le frazioni di Rossaga e Roncaccio.
Mi spiace ma per un po’ sarò aquilotto solitario, infatti è proprio la sera il momento in cui la famiglia ha più bisogno della mia presenza.
Naturalmente è una situazione in continua evoluzione e appena sarà gestibile da una sola persona mi riunirò allo stormo per le epiche serate insieme.
Ma torniamo all’allenamento:percorso di circa 7 Km, mosso.
Il primo tratto pianeggiate aiuta a prendere il ritmo.
I campi privati da poco tempo del grano odorano di umido mentre il sole va a riposare dietro al monte S. Bernardo. Mi rilasso godendomi il panorama ma preparando la gamba per le piccole ripetute in programma sui brevi ma frequenti strappi che mi attendono lungo il percorso. Scatto, scatto scattino, fiatone.
Torno felice e un po’ affaticato sulla provinciale che mi condurrà in pochi Km a casa.
Tutto bene anche se chiamarla “forma” è più che un eufemismo.
La media piuttosto bassa potrebbe scoraggiare i principianti ma faccio sport da più di 30 anni e so come vanno le cose, sopratutto che nella corsa non si inventa niente, sei solo con la strada che sia sterrata, asfaltata, un sentiero impervio, una discesa alla Soxy o un piattone da mezza: se non sei pronto al sacrificio non vai da nessuna parte e ti fai sfilare dal gruppo.
Naturalmente il primo obbiettivo per il prossimo anno sarà quello di strappare la tessera ufficiale da Aquila.
A presto, mitico stormo.
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Campionissimo.
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