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martedì 11 febbraio 2014

LA MEZZA DELLE DUE PERLE BY RAFFO



La mezza maratona internazionale delle Due Perle è, a detta di molti, tra le più belle e suggestive d'Italia, si svolge infatti lungo la strada provinciale che collega S.Margherita Ligure a Portofino; le due perle del golfo del Tigullio.


Erano due anni che con Peter volevo partecipare a questo evento e, dopo tanta attesa eccomi finalmente ai nastri di partenza, con il cuore che batte forte e il pensiero che torna alle precedenti “ maratonine” a cui ho partecipato.


 Il mio stato d'animo è in subbuglio, provo un misto di timore e sicurezza nei miei mezzi mentre, con invidia guardo Peter che, accanto a me, senza apparente preoccupazione parla con due signore a proposito della gara mentre io, ammutolito, sono immerso nei miei pensieri. Controllo il cronometro, l'allacciatura delle scarpe, guardo il mio compagno di avventura, ci scambiamo qualche battuta e ….via, ecco lo sparo, la gara prende vita. Inizio a correre, vado a destra, a sinistra, ancora a destra, penso alla debacle di Firenze, alle parole del “Gatto” che tempo addietro mi consigliava di non guardare il cronometro ma di rincorrere solo le mie sensazioni e, pian piano inizio a macinare metri. Penso alle parole di Stefano Baldini, padrino della manifestazione e speaker alla partenza, penso alla fotografia fatta assieme la sera prima, alla sua disponibilità, alla sua umiltà. Nel frattempo corro, mentre inesorabilmente inizia la lenta salita che conduce a Portofino. Guardo l'asfalto, sono concentrato, penso solo a correre, il tempo è clemente per fortuna. Dopo un po', leggo il cartello “ Portofino”, sono già ( o solo) al quinto km, ho già il fiatone! Il percorso è duro, oltre le mie attese, il falsopiano che dalla partenza arriva fin qui non mi ha dato tregua ma finalmente si scende, prendo fiato, attraverso la famosa piazzetta e immediatamente risalgo, direzione S. Margherita. La salita non è lunga, guardo lontano, guardo il mare, scruto l'orizzonte, fino a quando inizia un tratto pianeggiante; prendo fiato. Controllo il cronometro provando a fare qualche rapido calcolo, ma forse è ancora presto mentre, improvvisamente, incrocio Peter scambiandoci un segno di saluto. Raggiungo S. Margherita, attraverso il suo splendido centro storico, la sua zona pedonale, qualcuno applaude, qualcun'altro è distratto, sono tranquillo, mentre in lontananza sento lo speaker che saluta ed incalza gli atleti.  L'attraversamento del centro si svolge in brevissimo tempo e, dopo un breve tratto pianeggiante ecco di nuovo il falsopiano, la lunga salitina di prima. Ripercorro il tragitto appena passato ma la fatica si fa sentire e, rallentando ( secondo me vistosamente) raggiungo di  nuovo Portofino con la sua piazzetta e, fino quasi a fermarmi agguanto un bicchiere, bevo un sorso d'acqua, cerco di riprendere fiato.  Sono molto stanco, forse troppo, riaffronto di nuovo la salita, ripercorro il tragitto di prima guardando lontano, questa volta senza cercare il mare ma cercando solo l'inizio della discesa! La fatica mi attanaglia sempre più, ma finalmente, la strada declina, respiro. Vado avanti, ricordo il cartello del diciottesimo km, sono stanchissimo ma, ho quasi la consapevolezza di avercela fatta. Controllo il cronometro, mi accosto ad un ragazzo che corre alla mia andatura, non serve guardarsi, ci diamo manforte a vicenda e assieme arriviamo al ventesimo superandolo. Siamo quasi arrivati, inizio ad allungare, guardo l'orologio, sono gli ultimi metri, i più faticosi. Le forze sembrano venirmi meno, cerco l'arrivo, senza vederlo. Il mio allungo si sta esaurendo così come le mie forze, ma finalmente eccolo l'arrivo, stringo i denti, distrutto attraverso il traguardo. Sono stralunato, mi mettono al collo la medaglia tanto sospirata, vedo una panchina, mi siedo, allungo le gambe e, ancora con il respiro affannoso aspetto Peter. Poco dopo lo intravedo, è arrivato anche lui, in mezzo a tantissimi altri è stravolto e matido di sudore! Ci rifocilliamo, commentiamo la gara ma, nonostante la stanchezza siamo soddisfatti, siamo contenti! La giornata è ancora lunga e, non so dove, ma un meritato pranzo a base di pesce ci aspetta. Ce lo avevamo promesso!

Alla fine, dopo un lungo e meritato pranzo, torniamo a casa contenti, con la doppia consapevolezza di aver fatto una grande gara ( il tempo non sarà da top runners, ma a noi va bene così) e di aver trascorso un bellissimo weekend!

 

Raffo.

 

IAUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU

 

 

3 commenti:

  1. Grazie Raffo per questa bella ed emozionante cronaca! E' sembrato quasi di essere li con voi! Complimenti a te e Peter!!!
    Lory

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  2. Semplicemente : BRAVO !!!!! anzi Bravi,ma a te di più perchè l'articolo è molto coinvolgente.Ciao.
    Maurizio

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